domenica 29 giugno 2008

venerdì mattina


Ogni venerdì mattina, salvo casi eccezionali, a casa di mia madre si fa il pane. Forno a legna, farina macinata dal mugnaio ( setacciata per togliere la crusca più grande), il lievito madre conservato di volta in volta e preparato rigorosamente da mia madre la sera prima. 
Quindi, la farina, il lievito, l'acqua il sale.... inizia la magia! Si impasta con il maggior vigore possibile, si preparano tante pagnotte che verranno accomodate sopra un' asse di legno ( è da sempre "l'asse del pane" da quando mi ricordo) e fatte lievitare. 
Mentre il pane lievita,  si inizia a scaldare il forno con circa tre fascine: il numero infatti dipende dalla qualità della legna (ogni cosa ha la sua importanza per la buona riuscita).
Durante la lievitazione e lo scaldar del forno, io e mia sorella riusciamo a prenderci un caffè.

Dopo aver spazzato il forno dalle braci le micche vengono incise e infornate.

Poco a poco si comincia a sentire il profumo del pane che stà cuocendo; lo teniamo d'occhio sbirciandolo per non fargli prendere troppa aria.
Dopo circa un'ora e mezza il pane è pronto per esser tolto dal forno, caldo, fragrante, profumato e prezioso!

Tutte le volte che prepariamo il pane, mia madre (84 anni) ci rivela sempre una nuova informazione, riguardo l'impasto o su come scaldare il forno.
Penso "non finirò mai di imparare".

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